domenica 4 novembre 2007

il difficile percorso verso il successo



Cercherò di spiegarvi in che modo una piccola gattina di campagna, che rischiava di finire in un orfanotrofio per gatti (incredibile, ma esistono!) o sotto le grinfie del cane dei vicini, si è trasformata nella principessa di casa nostra.
Correva l'anno 2006 quando Anna Lisa, pur avendo acquistato un appartamento vicino a casa nostra, continuava a stare da noi, impedendomi di avere una stanza tutta per me. Il mio desiderio di avere uno spazio totalmente mio era ormai tale, che ho architettato un metodo infallibile per mandarla definitivamente a vivere nella sua meravigliosa casa nuova.
Dovete sapere, infatti, che a casa mia era RIGOROSAMENTE vietato portare animali. Il paterfamilias, mettendo in atto il suo potere di patria potestà sui componenti della familia, ci aveva a più riprese -e in modo piuttosto convincente- minacciato di fare uscire noi di casa se avessimo voluto far entrare un eventuale animale. Non aveva accettato nemmeno il piccolo topino ballerino che le mie compagne di classe mi avevano regalato al liceo. E siccome piazzare un topino non è facile, mi è pure toccato regalarlo ad un'amica che aveva un gatto... non sto a spiegarvi come è andata a finire...
Insomma, dicevo, in questa casa era vietato avere animali e quindi, se avessi regalato un micino ad Anna, non avrebbe certo più potuto vivere con noi, e, soprattutto, dormire nella mia stanza....
L'idea era perfetta: ho avvisato la zia di Novara, che poteva offrirmi uno dei cuccioli della gattina di facili costumi che vive nel giardino di sua madre.
Avvenuto il concepimento, ho annunciato la buona novella che è caduta perfettamente nel periodo del compleanno di mia sorella (il destino ha le sue regole, del resto). Poi abbiamo scelto il colore del gatto, il sesso, il nome, e, nel giro di pochi giorni, Anna Lisa si è trasferita nella nuova casa, pronta ad accogliere il cucciolo in arrivo. (EVVIVA!)
Ma pochi giorni prima dello svezzamento, è giunta a casa una notizia:chiedevano la casa di Anna in affitto per tre mesi: proprio l'occasione ideale per guadagnare i soldi per comperare il divano....
Il problema era evidente: non acquistare il divano per portare a casa la gattina oppure dare in affitto la casa per tre mesi durante i quali il gatto s a r e b b e d o v u t o r i m a n e r e i n c a s a n o s t r a ! ! !
Si trattava di chiedere al paterfamilias con mater compresa!
Incredibilemnte, coloro che avevano permesso ad un piccolo innocente topino ballerino di finire sotto le grinfie di un gatto non se la sono sentita di impedire l'acquisto del divano; così cuore di mamma, e pure di papà, hanno accolto il cucciolo in casa.
Un po' preoccupate per la reazione, abbiamo deciso di andare insieme ai nostri genitori a prendere il cucciolo.
La mamma ancora non lo aveva visto e già aveva preparato i giochi per viziarlo ( e una è andata); papà taceva...
finché il piccolo micino non è entrato a casa e con il suo dolce sguardo e i suoi mille giochi e le mille scoperte ha conquistato il cuore di tutti.
Nel giro di poche ore mio padre e mia madre erano diventati dei nonni amorevoli, io la zia, tutti i cugini/e e i conoscenti più stretti gli zii acquisiti. Cloe ha addirittura tre madrine!!
Superata la prima settimana, in cui abbiamo cercato di stabilire delle regole, ci siamo arresi, perché è così bella che nessuno ha il coraggio di sgridarla. Così, quando combina qualcosa, ma naturalmente è troppo brava per farlo, le diamo un bel bacio e finisce tutto lì.
Naturalmente, alla fine dei tre mesi di affitto, Anna è tornata a casa sua...
ma il clima in casa era cambiato in modo tale che abbiamo mosso i più famosi avvocati divorzisti per ottenere l'affidamento congiunto! Quindi, ora, Cloe sta a casa nostra di giorno, e a casa di Anna Lisa di notte.
E CHE NESSUNO SI STUPISCA SE SCRIVO UN BLOG SUL MIO GATTO!

3 commenti:

alerana ha detto...

inizio avvincente ma ora cosa escogiterai x continuare a raccontare la storia? qualche video alla Paperissima?

alerana ha detto...

e nn dare troppo retta a chi ti prende in giro (me compresa),è l'invidia che parla perche' forse nn riusciamo a capire l'amore che provi verso Cloe...vai avanti a oltranza,dai una speranza a chi nn ha un batuffolo di pelo per casa!!!

Francesco Fonte ha detto...

Azz... non solo Vivi scopre la tecnologia... ma scrive anche un blog avvincente! Quasi meglio di una nuova serie di Heores!

... coooomunque, non ti preoccupare... in fatto di vizi e amore per gli animali domestici la mia vicina con la sua accoppiata cane fuori di testa & gatto buddhista è imbattibile!