mercoledì 27 agosto 2008

Il gatto di campagna e il gatto di città


Ho scoperto che l'ispirazione è direttamente proporzionale agli impegni lavorativi, quindi, ora che si ricomincia, eccomi pronta a scrivere!
Per le foto estive è necessario aspettare ancora qualche giorno, perché la piccola Cloe e il resto della famiglia sono ancora in vacanza...

Comunque, eravamo rimasti alla possibile adozione della gattina salentina, se non sbaglio.
Ebbene, così sono andate le cose...

Una delle caratteristiche peculiari della casa in Puglia è che ha un giardino carinissimo con piccolo orto, locus amoenus di mio padre, attraversato quotidianamente da numerosissimi gatti.
Da sempre, mio padre li insegue per farli scappare, perché non si sa mai che si trovino bene e che osino infettare il territorio in cui deve pascolare la nostra beniamina, Cloe per l'appunto.
Eppure, oltre a tutti i gattacci randagi, si è intrufolata un giorno anche una gattina minuscola che i miei genitori avevano già incontrato nelle strade antistanti, vittima incolpevole del troppo affetto e dei giochi dei ragazzini del quartiere.
La gattina, minutina di costituzione ma vivacissima nei suoi giochi campestri, ha subito conquistato il cuore di mio padre, riportandogli alla memoria la semplice e sana vita agreste della sua infanzia!
La gattina, infatti, rincorreva le lucertole, saltava per acchiappare le mosche, si arrampicava sulla pergola e, priva delle sofisticazioni della vita di città, mangiava qualsiasi cosa e accettava coccole e carezze da tutti!
Mia madre, allora, nonna premurosissima, si è subito preoccupata di andare a cercare i croccantini di Cloe, rimasti dall'anno precedente, perché la vivace e simpaticissima gattina potesse crescere sana e bella.
La micia, semplice ma certo non stupida, ha apprezzato di buon grado l'ospitalità, e ha cominciato a tornare sempre più frequentemente, finché i miei non hanno deciso di adottarla ( l'hanno portata dal veterinario) per poter gradire la sua compagnia, senza mettere però in pericolo la salute di Cloe.
Sempre seguito dalla vivace compagnia della micina, mio padre annaffiava l'orto, raccoglieva le verdure e la frutta, leggeva il giornale e riposava nel giardino.
C'è addirittura qualcuno che sostiene di avergli sentito chiedere silenzio perché la gattina dormiva e, subito dopo, di averlo visto alzare il giornale che aveva sulla pancia per mostrare la piccolina, appisolata su di lui.
E siccome il primo amore non si scorda mai, e la gatta aveva risvegliato in lui memorie di altri tempi, ha anche deciso di chiamarla Zelia, come la sua prima fidanzata!!
(Sia chiaro che, se mai deciderò di chiamare un gatto Francesco, siete pregati di fermarmi!)
Eppure si sa come vanno le cose: quando ci si abitua ai vizi, non si può più farne a meno! e così Zelia ha cominciato a scegliere quali croccantini mangiare e a selezionare le persone che potevano toccarla e quelle che no! Insomma, ormai era fatta, era diventata un gatto viziato, quindi perfettamente adatto per la vita domestica milanese!

Poi è arrivata Cloe che, pur nella sua illustre bellezza, sembrava davvero un enorme bisonte al confronto di quello scricciolino minuto.

E mentre la gattina si aggirava libera e agile nel giardino, Cloe vagava imbrigliata con guinzaglio, mentre si riappropriava del territorio estivo.

All'improvviso l'incontro.

Le due sono rimaste a fissarsi per un quarto d'ora, mentre Anna e io eravamo pronte ad intervenire.
Zelia alzava il pelo, mentre Cloe non reagiva.
"E cosa sarebbe questa pallina di pelo a quattro zampe? Non sono forse io l'unica gattina del mondo?" si chiedeva perplessa.
Poi Zelia ha capito di essere al sicuro e ha dato espressione alla sua curiosità, avvicinandosi a Cloe per fare la sua conoscenza.
Cloe soffiava, ma poco e sempre con fare perplesso, come se per un istinto di cui non era a conoscessa reagisse suo malgrado.

Dopo un po' di tempo le abbiamo divise: una in casa e l'altra fuori.
Non so cosa darei per aver filmato la scena di Zelia che saltava per raggiungere il vetro della porta e per poter vedere la sua nuova amica.
Poi si è addormentata sul divano tranquilla, a zampe in su, come spesso faceva... e questo è l'ultimo ricordo che abbiamo di lei, perché quella sera ce l'hanno rubata...

c'è stato qualche giorno di lutto e lunghe passeggiate attorno a casa nella speranza di ritrovarla, ma niente: Cloe rimarrà l'eroina incontrastata di questo blog!

venerdì 22 agosto 2008

Alla ricerca dell'ispirazione perduta...


Decisamente difficile la vita milanese senza Cloe... e quando tutti sono ancora in vacanza! Mi sa che andrò a vedere la mostra di Ligabue per scoprire se c'è il ritratto della mia gattina!

giovedì 21 agosto 2008

Cloe in vacanza


Casa, dolce casa. Quanto adoro tornare dopo un mese di vacanze. Peccato che la mia gattina sia rimasta ancora nel Salento!! Non me la sono sentita di strapparla da un'altra settimana di giochi in giardino per riportarla sul balcone di un condominio della periferia milanese...

Così, approfitterò di questa settimana per raccontarvi dei quindici giorni che abbiamo passato insieme e delle avventure estive della mia grassissima paladina!

E questo perché ammetto di essermi proprio stufata di curarmi la bloggite!!

(la foto è bruttina, lo so. è di qualche anno fa e non l'ho fatta io...)