lunedì 31 marzo 2008

Gita a casa della zia Ale


Approfittando dell'invito per il tiramisù offerto dalla zia Ale (che abita sopra casa nostra) abbiamo portato Cloe a farsi un giretto per cambiare un po' ambiente.

La decisione di far venire con noi la gatta è stata presa all'improvviso e, con grande gioia, abbiamo chiamato Cloe perché ci seguisse.

La gattina si è avvicinata alla porta credendo di dover andare a casa sua (per il passaggio tra casa nostra e quella di Anna se la cava con le sue zampine se non c'è ilvicino Chicco -il cane- sul pianerottolo), ma, quando le abbiamo indicato che poteva salire su dalle scale, non poteva crederci per la gioia!

Dovete sapere che la gattina è stata sgridata ripetute e ripetute volte per le sue fughe su per le scale, mentre Anna o io la inseguivamo fino al solaio. E finalmente, per la prima volta, il contrordine: la invitavamo ad esplorare il condominio liberamente...

Tutta contenta Cloe ha cominciato a trotterellare su per le scale, superando il piano della zia Ale.

Allora l'abbiamo richiamata giù e la piccolina è scesa di corsa e, con un bel salto, ha superato lo zerbino a forma di rana (strano!) ed è entrata in questo nuovo regno colorato e pieno di giochi: il paese dei balocchi!!

Inizialmente si è sentita un po' a disagio e si è accucciata in silenzio. Può darsi che le pareti arancioni, senza degli opportuni occhiali con lenti oscurate, possano averle dato fastidio ( a me capita ogni volta che entro in quella casa da quando l'hanno imbiancata!); oppure tutti quegli oggettini, le rane e poi le rane e poi... ah, ancora rane... l'hanno disorientata.

Ma la gattina si è ambientata in fretta e, nel giro di pochi minuti, già stava strofinandosi contro tutti i mobili per lascire il suo odore e marcare il territorio.

Naturalmente la zia acconsentiva sorridendo, anche quando, spinta dal profumo del mascarpone Cloe è salita sul lavandino e quando si è fatta un giro dietro al televisore perché non ne aveva mai visto uno senza tubo, e quando, per lasciare il suo profumino sul divano nuovo, ancora da pagare, si è attaccata con le sue unghiette al tessuto...

E' stata una gita divertentissima e Cloe vuole ritornare assolutamente per giocare con tutte quelle palline che stavano ovunque.

Ha riconosciuto anche che la disposizione della casa era uguale a quella della sua dolce mammina e, quando ha cercato di entrare in bagno, abbiamo capito che l'avventura rischiava di diventare drammatica e compromettere per sempre la nostra amicizia con la nuova vicina a forma di rana...

e allora, fine dei giochi: Anna ha preso Cloe e l'ha portata a fare i bisognini nella sua sabbietta, al piano di sotto.


venerdì 28 marzo 2008

Cloe e D'Annunzio


Ho scoperto che Cloe ha una vera passione per D'Annunzio (sia chiaro: non condivisa dalla zia).
In questi giorni, infatti, ho dovuto preparare del materiale per un'unità didattica da presentare a lezione e la gattina ha sempre voluto partecipare, dimostrando vivo interesse.
Conoscendo l'effetto sedativo che mi crea il "caro" Gabriele, ho deciso di studiare stesa a letto, ritenendola una forma preventiva più che legittima.
La prima sera, dopo aver visto che stavo studiando, Cloe è salita sul letto poggiandosi vicino ai miei piedi, poi si è spostata vicino al libro e, non contenta, si è infilata nel piccolo spazio tra me, il libro e il quaderno.
La sera prima della presentazione, invece, è venuta in camera e, quando le ho chiesto di venire sul mio letto a farmi compagnia, è andata a poggiarsi sull'altro(niente di strano: le piace farsi desiderare); ma appena ho cominciato a ripetere e ha sentito che parlavo di D'Annunzio, si è spostata in fondo al mio letto per ascoltare con maggiore attenzione.

domenica 23 marzo 2008

Pasqua 2008

BUONA PASQUA!

E' un virus

Dato che ha commentato di nuovo, ho investigato e scoperto che, effettivamente, si tratta di un virus. Lascia commenti a nome Galmaran e, anche solo aprendo il profilo, il computer comincia a scaricare qualcosa. Se dovesse lasciare ancora commenti, vi esorto a non aprirli.

sabato 22 marzo 2008

Aggressione...mancata!


La piccola Cloe da sempre è una potenziale cacciatrice invincibile: esce sul balcone, si apposta a cercare le tortore, le segue con lo sguardo, sibila (o qualcosa di simile; si tratta di un verso strano che fanno i gatti quando vedono la loro preda) e sembra sempre pronta a lanciarsi giù per acchiapparle al volo e divorarle.

Le tortore da parte loro accettano la provocazione, appollaiandosi sul lampione del cortile proprio davanti al mio balcone e facendo impazzire la mia povera gattina. Allora lei si nasconde dietro al tappeto appeso o sta sotto la ringhiera per osservarle senza farsi vedere...

Ha conservato represso il desiderio di lanciarsi sui volatili e afferrarli con i suoi affilatissimi artigli, fino a qualche giorno fa, invano.
Ma l'altroieri, finalmente, due tortore (che probabilmente inquadrano il carattere degli animali per istinto...) si sono dirette verso il balcone per avvicinarsi al gatto

e Cloe...finalmente...

è corsa verso la porta del balcone e ha cominciato a grattare fortissimo; poi, quando le è stato aperto, è scappata come un fulmine dentro e, per un po', non è più voluta uscire.


Mi sa che non è molto coraggiosa...

mercoledì 19 marzo 2008

Sarà un virus?

Poiché non credo proprio di avere lettori internazionali, ho cancellato uno stranissimo commento in inglese poiché rimandava a dei link che mi sono guardata bene dall'aprire.
Appello ai miei lettori super esperti: ma ci sono dei virus che si collegano ai blog dai commenti?

Un'accoglienza speciale


Dopo una dura giornata di lezioni inutili e un lungo viaggio verso casa, adoro aprire la porta e trovare la mia gattina che corre verso di me per salutarmi, si strofina sulle mie gambe e miagola finché non la prendo in braccio. Poi si accuccia su di me e mi abbraccia, dimostrandomi il suo affetto!

Mi rende talmente contenta, che, per non rischiare che se ne vada, non mi tolgo nemmeno il cappotto finché non è lei a decidere di scendere!

Non è un caso dunque che il mio cappotto nero sia diventato...grigio...

per fortuna la stagione sta cambiando e in questo periodo indosso una bellissima giacca beige, sulla quale i peli di Cloe si mimetizzano perfettamente!!

giovedì 13 marzo 2008

Il cugino attore


Vi presento il cugino attore di Cloe: si chiama Piccolo Gino ed è un gattino BUONISSIMO. Infatti, a differenza di Cloe, anche sotto tortura (e io in questo me la cavo bene) non graffia, non morde e non scappa, ma si limita a lamentarsi un po'! Piccolo Gino ama giocare con le palline, e, benché sia un po' zoppino, le rincorre come un matto!

Inoltre, ha un sogno nel cassetto, che da quando vive nella sua nuova famiglia, ha deciso di coltivare: vuole fare l'attore! Per diventare un professionista ha cominciato ad allenarsi duramente e chissà...forse qualcuno noterà le sue doti!

martedì 11 marzo 2008

Cloe fa le pulizie

Cloe adora follemente i giorni dedicati alle pulizie e, da quando mia madre è in pensione, le occasioni per pulire casa si sono moltiplicate con gran gioia della gattina! Cloe insegue la scopa, fa gli agguati allo straccio, perlustra gli angoli per controllare che siano ben puliti...

Solo l'aspirapolvere sembrava crearle qualche problemino, perché, appena lo vedeva, scappava dietro al divano e non si faceva vedere finché non sentiva silenzio. Ormai però non teme più quell'affare rumoroso, ma si limita a osservarlo con diffidenza, tenendosi un po' lontana e ben protetta sotto a qualche sedia.

Ma l'incertezza scompare subito nel momento più divertente delle pulizie, ovvero quando viene lavato il pavimento... e parte così il via alle rincorse con scivolata attraverso tutta la casa!

domenica 9 marzo 2008

e se Cloe fosse una città?


A Cloe, grande città, le persone che passano per le vie non si conoscono. Al vedersi immaginano mille cose uno dell’altro, gli incontri che potrebbero avvenire tra loro, le conversazioni, le sorprese, le carezze, i morsi. Ma nessuno saluta nessuno, gli sguardi si incrociano per un secondo e poi si sfuggono, cercano altri sguardi, non si fermano.
Passa una ragazza che fa girare un parasole appoggiato alla spalla, e anche un poco il tondo delle anche. Passa una donna nerovestita che dimostra tutti i suoi anni, con gli occhi inquieti sotto il velo e le labbra tremanti. Passa un gigante tatuato; un uomo giovane coi capelli bianchi; una nana; due gemelle vestite di corallo. Qualcosa corre tra loro, uno scambiarsi di sguardi come linee che collegano una figura all’altra e disegnano frecce, stelle, triangoli, finchè tutte le combinazioni in un attimo sono esaurite, e altri personaggi entrano in scena: un cieco con un ghepardo alla catena, una cortigiana col ventaglio di piume di struzzo, un efebo, una donna-cannone. Così tra chi per caso si trova insieme a ripararsi dalla pioggia sotto il portico, o si accalca sotto un tendone del bazar, o sosta ad ascoltare la banda in piazza, si consumano incontri, seduzioni, amplessi, orge, senza che ci si scambi una parola, senza che ci si sfiori con un dito, quasi senza alzare gli occhi.
Una vibrazione lussuriosa muove continuamente Cloe, la più casta delle città. Se uomini e donne cominciassero a vivere i loro effimeri sogni, ogni fantasma diventerebbe una persona con cui cominciare una storia di inseguimenti, di finzioni, di malintesi, d’urti, di oppressioni, e la giostra delle fantasie si fermerebbe.

Calvino, Le città invisibili, III, La città e gli scambi 2

domenica 2 marzo 2008

L'emozione del contatto...


Stanotte, dopo tante indecisioni, la gattina ha deciso di dormire dietro al mio sederino (in fase di dieta si può assecondare l'immaginazione e il sogno). La piccolina (facciamo finta che sia in dieta anche lei!) voleva avermi tanto vicina ma, poiché temeva che potessi schiacciarla girandomi all'improvviso (evidentemente l'esperienza insegna anche ai gatti), ha puntato le sue zampette sul mio fondoschiena, in modo da farmi sentire -con dolcezza- gli artigli, quando mi muovevo nel sonno...