giovedì 26 giugno 2008

Docere


Adoro insegnare quasi quanto adoro il mio gatto.

Il gatto mi ripaga con fusa e bacini, gli studenti interessandosi alla materia e cambiando atteggiamento in classe giorno dopo giorno.

Come si può spiegare quello che si prova quando gli occhi di uno studente ti dimostrano che è affascinato da quello che dici, benché si tratti solo della consecutio temporum latina o delle desinenze principali e storiche dei verbi greci??

Forse pensando al piacere che dà un gatto quando sceglie di venire a dormire accanto a te, ti tocca con le zampine e con il ripetitivo suono delle sue fusa ti accompagna nel sonno.

2 commenti:

ale rana 76 ha detto...

consecutio che?...carpe diem...verba manent...se fossi stata una tua studente ti avrei guardata con occhi imbambolati...ma perchè non ci avrei capito un tubo di niente!!!
ma visto che sono solo tua amica ti ripago leggendo questo divertentissimo blog!
ps:scommetto che Cloe domani ti rendera'omaggio con un bel post dedicato a te...

cloe ha detto...

si direbbe che la conosci bene... o forse conosci qualcosa di me di cui anche Cloe è a conoscenza...
la mia studentessa di ripetizioni, che è anche mia studentessa a scuola (giochi del destino), mi ha rivelato che dicono che sono "tosta": sarà perché non li faccio chiacchierare né andare in bagno né alzarsi dal posto né distrarsi?? ma non fanno così tutti i docenti?? mi è venuto da ridere quando me l'ha detto!!